GUIDO MARILUNGO
Attaccante
Nato a Montegranaro (AP) il 9 agosto 1989
Esordio in A: 18 gennaio 2009, Sampdoria-Palermo 0-2
(legenda)
Ora dovrà solo abituarsi al “ peso” di essere l’astro nascente della Sampdoria. Guido Marilungo,
due gol all’esordio contro il Cagliari che lo hanno portato alla ribalta, è molto di più di una piccola stella scoperta dalla società blucerchiata. E’ la storia di un ragazzo che ha perso la mamma quando era piccolo e che ha provato a farsi strada nel calcio che conta. Tanti successi, un po’ di malinconia per la lontananza da casa e dal papà Graziano, e due allenatori che subito hanno creduto in lui: Silvio Pagliari, responsabile del Settore Giovanile blucerchiato quando Marilungo approdò alla Sampdoria nel 2003 e il tecnico Guido Poggi, all’epoca allenatore della Leva ‘88 e oggi degli Allievi Regionali. Il baby bomber il giorno di Pasqua sostenne un provino durato appena 45 minuti, poi la telefonata di Pagliari a Poggi al termine del primo tempo che rispose così: «Prendiamolo subito». Da lì cominciò la sua avventura ligure, tra chinotti e successi.
Marilungo sa fare gol ma non colpire la traversa. Con Poggi, infatti, la scommessa di fine allenamento era quella del solito chinotto: chi colpisce meno legni offre da bere. Il bomber, immancabilmente, faceva gol, perdendo anche dall’altro baby campione Vincenzo Fiorillo, di professione portiere. Poi sono iniziati i successi, con la conquista della Coppa Italia Primavera vinta il 10 aprile 2008 contro l’Atalanta e con lo scudetto dell’8 giugno contro l’Inter. L’attaccante di Montegranaro viene aggregato in prima squadra, complice anche l’infortunio al suo maestro e idolo Claudio Bellucci, fino all’esordio al 35’ del secondo tempo nella gara contro il Palermo. A febbraio respira l’aria europea nel match contro il Metalist. Infine il riconoscimento più importante: miglior giocatore all’ultimo Torneo di Viareggio.
La Sampdoria per la prossima stagione ha deciso di puntare sui giovani a cominciare da Poli (cinque gol quest’anno al Sassuolo), Fiorillo e lo stesso Marilungo. Il futuro non può che essere roseo e ne è convinto proprio Pagliari, ora suo agente: «Lui è nel giro della prima squadra già da qualche mese ed è comunque alla Sampdoria da sei anni. È un ragazzo con una buona personalità e tutto quello che ottiene è solo perché se lo merita. Ha le qualità morali e tecniche per giocare a certi livelli e adesso stanno arrivando anche gol importanti». Ora la Sampdoria dovrà decidere se mandarlo a giocare il prossimo anno con maggior continuità (il Siena si è già proposto per un prestito): «Il suo futuro lo vedo tinto di blucerchiato. Questa è una piazza dove i giovani hanno la possibilità di crescere bene. Abbiamo un incontro nei prossimi giorni con la società, ma è troppo presto per parlare di futuro. Adesso bisogna solo stare con i piedi per terra perché il momento più difficile viene proprio ora».
(Paola Balsomini | Tuttosport | 28 aprile 2009)
La carriera in nazionale (figc.it)